MOTIVAZIONE
Lo scopo di questa attività è di dare ai partecipanti un punto di vista ravvicinato su come funziona la discriminazione e come questa influenzi la persona a cui è indirizzata.
RISORSE
- Tempo: 40 minuti a seconda della grandezza del gruppo
- Materiali: corda (15 metri)
- Preparazione: nessuna preparazione speciale è necessaria
ISTRUZIONI
- Far sapere ai partecipanti che la seguente attività può diventare troppo intensa per alcuni di loro. Se questo dovesse essere il caso, saranno liberi di abbandonarla in qualsiasi momento.
- Invitare un partecipante come volontario e offrirgli un ruolo da interpreatare, ad esempio:
- Uno studente rifugiato che è appena arrivato a scuola;
- Un/a ragazzo/a rifugiato/a che si è appena trasferito/a nel quartiere;
- Un/a ragazzo/a rifugiato/a che ha una relazione con un'altra persona appartenente alla comunità locale
- Dire al/la volontario/a che se considera l'attività troppo intensa può dirlo in qualsiasi momento e chiedere di fermarsi.
- Chiedere ai partecipanti di formare un semicerchio con il volontario seduto al centro. Chiedere ai partecipanti di iniziare a dire frasi negative che si otterrebbero tipicamente dalla società secondo l'opzione scelta in precedenza (ad esempio "Sei una persona pericolosa", "Non sei il/la benvenuto/a, perché sei qui?"). Ogni persona che dice qualcosa dovrà nel frattempo avvolgere il volontario con la corda (1 cerchio per partecipante).
- Dopo che ogni partecipante avrà detto le parole negative almeno una volta, mantenere un minuto di silenzio per far in modo che la situazione sia pienamente compresa.
- Chiedere poi ai partecipanti di incoraggiare il volontario dicendogli parole positive (ad esempio "non li ascoltare, sei comunque una persona fantastica", "questa è la tua vita e la puoi vivere come vuoi") e allo stesso tempo di slegare il volontario (nell'ordine inverso).
- Al termine dell'attività, spiegare ai partecipanti che era solo un gioco, e che il volontario è una persona molto buona e straordinaria.
- Riconvocare tutti i partecipanti in un cerchio e chiedere loro di scuotere mani e gambe, per rilasciare le emozioni di questa attività.
Note per il facilitatore:
- Questa attività può essere molto emozionante, quindi usarla con grande cura e con gruppi in cui i partecipanti sono già a loro agio tra loro. Non usare questa attività in training brevi o all'inizio del training.
- Controllare come si sentono il volontario e i partecipanti, in quanto questa attività può essere un'attività molto emozionante, che può ferire i loro sentimenti e farli stare male. In casi estremi sarà necessario fermare la condivisione di pensieri negativi un po' prima, per passare a quelli positivi. Prendere in considerazione di fermare questa attività prima, per passare direttamente allo scrollarsi di dosso le emozioni e al debriefing.
DEBRIEFING E VALUTAZIONE
- Com'è stato? Come vi siete sentiti durante questa attività?
- Per il volontario: come ti sei sentito/a mentre ti venivano dette tutte le cose negative? E quando invece venivi incoraggiato/a?
- Per gli altri: come vi siete sentiti nel fare le affermazioni positive e negative?
- Quello che avete visto è simile a qualche situazione nella vostra comunità? Potreste fare degli esempi?
- Cosa siamo riusciti a imparare da questa attività riguardo a come la società tratta i rifugiati?
- Come possiamo contribuire alla risoluzione del problema dell'esclusione?